Da quando Facebook ha acquistato WhatsApp per la cifra esorbitante di 19 miliardi di dollari, l’applicazione di messaggistica istantanea più famosa al mondo ha avuto dei problemi. Tutti gli utenti ricorderanno il blackout che la settimana scorsa ha causato il blocco dei servers in tutto il mondo causando per circa cinque ore diversi disagi. Con l’acquisto di WhatsApp, Zuckerberg ha messo un’ipoteca sul mondo della comunicazione mobile, un monopolio sui dati di milioni di utenti che ha suscitato molte critiche riguardanti il problema della gestione della Privacy, argomento per il quale Facebook è già stato tante volte criticato, quello che adesso tutti si chiedono è: cosa ne faranno a Palo Alto di tutti questi dati immagazinati?
Nel giro di pochi giorni si è assistito a petizioni online, proteste e catene di sant’Antonio che, oltre ad evidenziare il malcontento di molti utenti stanno causando un esodo di massa verso alternative a WhatsApp. A poco è servita la promessa degli sviluppatori di WhatsApp di apportare numerose novità, tra le quali la possibilità di effettuare chiamate vocali. L’applicazione in voga al momento e anche la migliore alternativa a WhatsApp si chiama Telegram Messenger!
Cos’è Telegram Messenger?
Telegram Messenger è una delle applicazioni di messaggistica istantanea più scaricate da quando Facebook ha acquisito WhatsApp. La nuova chat dei fratelli Durov, è sbalzata prima in classifica nella categoria social network, scalzando addirittura WhatsApp e vantando già 5 milioni di nuovi utenti attivi in sole 24 ore. Anche se la popolarità di WhatsApp è quasi impossibile dall’essere scalfita, quando un concorrente vede improvvisamente crescere i propri download, non si può negare che qualcosa stia succedendo. Di sicuro c’è da riflettere su come ancora una volta siano stati ancora gli utenti a decidere liberamente che il momento giusto per migrare da WhatsApp a Telegram era proprio questo!
“Telegram non è pensato per produrre profitti – si legge sul sito dell’app – non venderà mai pubblicità e non accetterà mai investimenti esterni. Non è in vendita. Non stiamo costruendo un database ma un programma di messaggistica per le persone”
Nonostante la similarità con WhatsApp sia disarmante, Telegram possiede alcune caratteristiche in più, la più amata dagli utenti è la gestione della Privacy, l’applicazione è infatti blindata: i messaggi e gli allegati sono criptati grazie a un sistema di codificazione evoluto e possono inoltre essere programmati, in modo che si autodistruggano dopo un certo lasso di tempo dalla lettura. Sotto il profilo di tutela della privacy, sono disponibili altre opzioni quali: l’organizzazione “cloud based” dei contenuti, cioè la possibilità di accedervi da qualsiasi dispositivo, e la possibilità di creare conversazioni segrete e crittografate. I server dell’applicazione sono distribuiti nel mondo: questo significa più velocità, quindi tempi di consegna dei messaggi minimi, oltre a migliorarne la sicurezza. Per finire, Telegram è disponibile gratuitamente, dà la possibilità di inviare contenuti di qualsiasi dimensione a chat di gruppo, anche segrete, fino a 200 contatti e il protocollo Open Source permette agli sviluppatori di utilizzare le API per integrare le loro applicazioni con il sistema di messaggistica istantanea.
Io personalmente sono passato a Telegram, e voi?
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